Il sentiero "G.Coli"





Il sentiero “G. Coli”: Signano · Ex casa cantoniera S.S. 63 · Mattucaso
Bacino Enel di Arlia · Pieve di Pognana · Signano


Durata: 4,00 ore ca.
Dislivello: m. 447
Difficoltà: E


Questo sentiero è dedicato alla memoria di Giovanni Coli, socio fondatore del C.A.I. di Fivizzano e sostanzialmente si tratta di un lungo periplo dei Monti Signano e Turano.
Ha un alto valore didattico perché attraversa una varietà di ambienti e paesaggi che ci fanno comprendere meglio il territorio fivizzanese passando per pievi quasi millenarie, scorci su un castelli ricchi di storia, castagneti ed esempi di archeologia industriale. L’intero anello dura circa 4 ore e richiede perciò un discreto allenamento fisico, ma si possono fare anche singole parti del percorso e godere ugualmente della bellezza dell’itinerario. 

Punto di appoggio preferito è il paese di Signano, adagiato su una collina a solatio fra ulivi e gli ultimi vigneti a queste quote. Lasciata la macchina ove possibile ci incamminiamo verso il vicino paese di Turano fino a un bivio sulla sinistra che si inoltra nel bosco. Da qui, seguendo i segni bianchi e rossi, saliamo fra boschi di castagni e querce.
Lungo la strada incontriamo una bella edicola votiva che sorge in un luogo molto panoramico
e forse antico luogo di culto pagano. Dopo un’ora e mezza di salita arriviamo ad un’altra maestà
e alla SS63 che sale al Passo del Cerreto.
Dopo esserci riposati, seguiamo le indicazioni, svoltiamo verso sinistra e iniziamo a scendere
fra le rovine di alcuni metati che servivano per l’essicazione delle castagne in tempi in cui
la coltura della stessa era di vitale importanza per queste zone, soprattutto in momenti difficili
durante carestie e guerre.
 Dopo 45 minuti circa, giungiamo al paesino abbandonato di Mattucaso, antico abitato o forse
sarebbe meglio dire gruppo di case oramai sommerse dal bosco, che sorgeva su un antica via
che collegava Fivizzano al Passo dell’Ospedalaccio.
Da qui riscendiamo verso valle seguendo le indicazioni fi o a quando lasciamo la strada di
servizio dell’ENEL per svoltare a sinistra e iniziamo a seguire la condotta forzata che porta l’acqua
all’invaso a monte della centrale idroelettrica di Arlia.
Questa notevole opera fu costruita negli anni’20 e rappresenta un esempio pre-tempore di green economy poiché fu realizzata con mezzi meccanici molto scarsi e alimenta la centrale prendendo direttamente l’acqua dal fiume Rosaro, senza ulteriore utilizzo di energia.
Dopo 40 minuti di cammino, superati molti canali di scolo e vasche di raccolta
della condotta, arriviamo al bacino a monte e da qua riscendiamo verso la SC per Fivizzano
seguendo i segni CAI.

Una volta sulla strada asfaltata, circa un chilometro prima dell’abitato di Pognana il sentiero
devia per il bosco con un’ indicazione alla nostra sinistra.
In mezz’ora arriviamo alla Pieve di Pognana, risalente al 1137 in pieno stile romanico e dalla
quale si gode di una bella vista sulla vallata del Rosaro.
All’incrocio sotto la chiesa svoltiamo a sinistra per percorrere la strada che ci riporterà alla
partenza. La strada è in mezzo a uliveti e vigneti, con scorci sul castello della Verrucola e sulle
cime dell’Appennino, e in meno di mezz’ora ci riporta a Signano da dove siamo partiti.

Tratto da "Passeggiate ed escursioni a Fivizzano e dintorni", a cura di Andrea Pellini, CAI FIVIZZANO, 2012


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